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Extension capelli: come, perché provarle e quanto durano – Io Donna

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Immaginarle come vezzo da pop star, oggi, è un po’ un errore: addio capelli (evidentemente) fake, colorazioni improbabili, stacchi evidenti tra capelli reali e capelli “aggiunti”, le extension si sono evolute, e sono utilizzate più che mai. Anche da elegantissime insospettabili: Kate Middleton, per esempio, le ha fisse da tempo.
C’è da fare una distinzione: le cosiddette semi permanenti servono sia per allungare che, soprattutto, infoltire e dare volume ai capelli  più sottili, fini o diradati. Con i fake, o posticci, si gioca invece all’occorrenza: per azzardare una frangetta per un giorno, o un raccolto più importante del solito (ecco perché spopolano sui red carpet). Cosa c’è da sapere per lasciarsi tentare.
Temporanee funzionali ad un raccolto importante, come su Lady Gaga agli Oscar, allunganti come su Gisele al MET Gala, infoltenti come su Kate Middleton: i diversi usi delle extension capelli.
«Utilizziamo due sistemi di applicazione, in base alle necessità della cliente e al risultato desiderato» spiega Enrica Arsenio, responsabile marketing di Great Lengths, brand italiano tra i più innovativi ed etici di extension. I capelli (veri) provengono dall’India, dove vengono donati per tradizione ai templi durante i rituali religiosi. Sono poi selezionati, portati in Italia, lavorati e ricolorati a mano con attenzioni simili a quelle riservate ai filati preziosi come il cashmere, per mantenerne l’integrità.
«Le “GL Tapes” sono ciocche biadesive riutilizzabili fino a un massimo di tre volte: immediate, facili, pronte all’uso». L’alternativa sono «le “Pre-Bonded”: si applicano con la cheratina e un esclusivo macchinario a ultrasuoni, che le fissa a freddo in maniera veloce e invisibile, senza danni ai capelli naturali».

Interesting tip, @hairbymichelle_ ????. Does anyone else trim the corners of their bonds? What do you all think of this trick? #Repost @hairbymichelle_ ・・・ ????Pro Tip: cutting the standard bond down and then snipping the corners makes for an amaaazing fold! Try & tell me what you think! Maybe I’ll call it #OrigamiBonds ???? On this particular client I installed four gorgeous rooted bundles 90% fine sized strands 10% standard sized strands (only where she had more density). . . . . . . . . . . #coldfusion #greatlengths #greatlengthsusa #protip #extensions #extensionvideo #hairvideo #lasvegasextensions #keratinbonds #strandbystrand #mosaicsalon #oragami #luxury #blonde #rootedextensions
A post shared by Great Lengths Hair Extensions (@greatlengthsusa) on Aug 7, 2020 at 9:31am PDT

Ma prima, lo step colore. La consulenza è sempre il primo passaggio. «È essenziale fissare un appuntamento in salone per un’analisi accurata del capello, così da calibrare al 100% la quantità e la tonalità delle nuove ciocche». Si devono integrare alla perfezione, regalando pienezza, densità e luce.
Le ciocche adesive in media durano 4-6 settimane, quelle fissate con la cheratina tra i cinque e i sei mesi, complici naturalmente le giuste attenzioni nella cura.

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E poi, ci sono i posticci. Chi è in cerca di una frangetta per una sera – come piace a Bella Hadid, Emily Ratajkowski e Chiara Ferragni per i red carpet – la può trovare (con un po’ di fortuna per il colore) on line, da Amazon ad Asos a Qvc. Con un colpo di forbici si adatta forma o lunghezza, e la si aggancia – e toglie – al volo in un click, grazie alla clip. Utile anche prima di tagliare veramente…
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